Borgo medievale
Che Neive faccia parte del circuito dei “Borghi più belli d’Italia” non può stupire: basta ammirare l’impianto medievale del centro storico, con le caratteristiche case dai tetti rossi che si affacciano sui vicoli, addossate le une alle altre. Poi, ecco sorgere altre antiche testimonianze del passato: la Torre dell’orologio, ultima testimonianza dell’antico castello, la barocca Arcinconfraternita di San Michele con il prezioso portale ligneo, la Casa Cotto con i suoi pregevoli soffitti e caminetti del XIII secolo. Fuori dell’abitato, poi, lungo il torrente Tinella, sulla strada per Mango, un artistico campanile romanico si eleva tra le campagne ad annunciare la suggestiva Chiesa di Santa Maria del Piano.
I 4 vini di Neive
Questa è una terra che sembra donata all’uomo per godere del piacere del buon vino: colline che offrono i loro pendii al calore del sole e una tradizione fatta di lavoro e passione hanno fatto della Langhe in questo caso (ma anche del Roero) uno dei “paradisi” mondiali della viticoltura. Questa è una terra da assaporare negli aromi intensi dei suoi vini, Barbaresco, Dolcetto, Arneis, Moscato, ma anche da ammirare nei colori cangianti che i vigneti sanno regalare ai declivi a ogni cambiar di stagione.
Una passeggiata nei dintorni
Cliccate sui punti della mappa per scoprire quali sono i luoghi caratteristici della tappa e dove si trovano. Per conoscere la loro storia e magari visitarli date uno sguardo alla descrizione dell’itinerario. La lettera abbinata vi aiuterà a ricostruire la passeggiata.
Descrizione dell'itinerario
Tipologia: trekking
Difficoltà: facile
Lunghezza percorso:1,4 km
Salita/Discesa: totale 30 m circa
Percorso: ad anello
Partenza/Arrivo: punto tappa
Terreno: 100% asfalto
Tempo di percorrenza: 30 minuti circa
L’itinerario inizia dal punto tappa della Strada Romantica (A), sita appena all’esterno delle mura del paese, e prosegue verso la cappella di San Sebastiano (B). Già esistente nel XV secolo, ma completamente ricostruita nel XVIII, la chiesetta rurale fu eretta in segno di devozione a San Sebastiano, invocato a protezione della peste. Si pensa che la Cappella sia collegata a quella di San Rocco, in quanto entrambe sono localizzate presso le due porte di accesso al concentrico.
Lasciata Piazza Vittorio Veneto alle nostre spalle, proseguiamo a sinistra lungo via circonvallazione: qui ammiriamo a sinistra un ampio belvedere sulla Langa del moscato e sulla destra il centro storico arroccato di Neive.
Continuiamo verso la cappella di San Rocco (C). Costruita nel XV secolo, venne completamente ristrutturata nel 1783 dall’architetto Borgese, conservando solamente la parte centrale dell’edificio originale. Analogamente alla cappella di San Sebastiano, la chiesetta rurale porta il nome di San Rocco, anch’egli invocato a protezione della peste.
Appena oltrepassata Porta San Rocco (D), ci troviamo innanzi a Palazzo Bongiovanni Cocito (E), il più elegante palazzo barocco del paese, che si contraddistingue per la forte spinta ascensionale esaltata dalla scenografica inquadratura della Porta di San Rocco. Fu realizzato nella seconda metà del Settecento su progetto dell’Architetto Borgese. In particolare, notiamo il portale, l’elegante cornicione ed alcune sale interne in puro stile rococò.
La prossima tappa ci porterà di fronte al grande Palazzo dei Conti di Castelborgo (F), realizzato all’inizio del Settecento inglobando preesistenti edifici. Nelle cantine del palazzo, ancora oggi sede di rinomate produzioni vinicole, furono sperimentati i primi procedimenti per la vinificazione del Nebbiolo, al fine di ottenere quel vino poi denominato Barbaresco. Notevoli la decorazione degli interni e la pregevole cappella privata.
Un ulteriore progetto dell’architetto Borgese, che in particolare costituì il tema della sua tesi di laurea, è il portale dei Giardini dei Conti di Castelborgo (G). Notiamo le cancellate in ferro e le eleganti colonne tutte realizzate in mattoni al rustico. In alto a destra, si osserva il Palazzo costruito dall’architetto Paolo Francesco Rocca nel primo quarto del XIX secolo, oggi sede della Scuola Regionale di Arte Bianca. Nel cortile ritroviamo invece le antiche mura che cingevano il ricetto medievale.
In Piazza Italia contempliamo gli edifici variopinti, tra i quali spicca la Casa dell’Orologio, prima sede del Municipio di Neive – Palazzo Comunale (H) -. L’attuale edificio venne realizzato nella seconda metà del XVIII secolo dall’architetto Giovanni Antonio Borgese e si contraddistingue per la leggerezza e l’eleganza delle forme, tipicamente rococò.
Del glorioso periodo medioevale, in cui Neive ebbe statuto di Libero Comune, la torre comunale o dell’orologio (I) rimane quale simbolo di autonomia, più volte abbattuta e ricostruita sempre più alta. Si presume che la sua ricostruzione risalga al 1224, in un periodo di accesi e ricorrenti contrasti tra i Comuni di Asti (che ne ebbe l’iniziativa) e di Alba.
In quest’area, già sito romano ed ancora oggi denominata Pian Castello, verso l’anno Mille sorse l’antico ricetto di Neive: il Castrum Nevearum. Qui scopriamo la Casaforte dei Conti Cotti di Ceres (L), dove il Vicario Francesco Cotti scrisse il più antico testo piemontese sulla coltivazione della vite e sulla produzione del vino. Volgiamo lo sguardo verso la facciata e notiamo appesa una palla di cannone, sparata nella battaglia risorgimentale di San Martino, con dedica per grazia ricevuta.
Interessante è anche la Casaforte quattrocentesca, costruita dalla più antica famiglia nobile del paese: i Cocito – Palazzo Cocito -. A partire dal XVI secolo, ben 12 membri della famiglia ricoprirono la carica di sindaco di Neive, mentre altri furono destinati ad importanti incarichi alla Corte dei Savoia. Il palazzo, ristrutturato in epoca barocca, si affaccia sulla piazza che reca lo stesso nome, realizzata agli inizi del XX secolo in seguito all’abbattimento di parte delle mura ed altri ruderi del ricetto medioevale.
Ci troviamo ora di fronte ad un insieme originalissimo che fa della Confraternita di San Michele Arcangelo (M) un piccolo e unico capolavoro. Realizzata nella seconda metà del Settecento dall’architetto Antonio Borgese, la chiesa dedicata a San Michele si caratterizza per forte spinta ascensionale e per la facciata, un ricamo di mattoni al rustico che si conclude in sommità a ridosso della cupola e del campanile.
Oggi sede della chiesa ortodossa, al suo interno (N) troviamo un pregevole organo di gusto rinascimentale e nell’abside il settecentesco quadro di San Michele, che colpisce per la vivacità dei colori. Inoltre osserviamo la statua processionale dell’Arcangelo, anch’essa settecentesca e in legno policromo.
Proseguiamo verso la chiesa parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo (O), il cui campanile fu progettato dal celebre architetto Francesco Gallo. La Chiesa, risalente al XII secolo, venne ricostruita nel XVIII e sottoposta ad ulteriori ampliamenti nell’Ottocento. Al suo interno (P) si possono ammirare opere della metà del Settecento. In particolare, nelle navate ritroviamo le statue processionali di S. Michele a destra, e quella della Madonna del Rosario a sinistra; nell’abside, la pala di S. Pietro e S. Ubaldo ed il coro intarsiato; nella navata di sinistra, l’altare e la statua della Madonna del Rosario della metà del Seicento.
Concludiamo il nostro tour godendo del magnifico paesaggio che si prostra in fronte al Belvedere di Neive (Q), ed ancora una volta rimaniamo incantati ad ammirare le sinuose colline vitate delle Langhe.
Informazioni utili
Contatti Comune
Telefono 0173 67004
www.comune.neive.cn.it
Area camper
Presso l’Area Romantica, via Circonvallazione (link)
Sentieri tracciati
Sentiero del Barbaresco, Sentiero del Bosco, Sentiero del Tartufo, Sentiero del Moscato, Sentiero delle Rocche dei 7 fratelli
Musei
Casa della donna selvatica, Piazza Italia
Manifestazioni
Pasquetta, Corsa Podistica (fine maggio), Fiera Agricola di Primavera (primo fine settimana di settembre), San Michelissimo (inizio ottobre), “Neive, Vino e…” (secondo fine settimana di dicembre), Mercatini di Natale
Indicazioni per raggiungere la tappa
Google Maps
Accessibilità
Il punto tappa di Neive è costituito dal punto panoramico situato nell’ area camper e impianti sportivi, fuori dal centro storico di Neive. Il piazzale antistante l’area camper e gli impianti sportivi offre ampia disponibilità di parcheggio. C’è possibilità di giungere in auto nel centro storico di Neive, dove esiste un belvedere panoramico situato sotto la Torre dell’Orologio, poco oltre la piazza Cocito (piazzale de La Contea) proseguendo per via Giachino. La piazza Cocito, pavimentata in cubetti di porfido, ha una parte destinata a parcheggio, delimitata dalla sede di passaggio veicolare da una striscia di pavimentazione in ciottoli di fiume. Non sono presenti posti auto accessibili, segnalati e riservati.
Il belvedere panoramico indicato con un cartello (Punto Panoramico – Standpunkt – Viewpont) non è accessibile, sia per la dimensione contenuta del varco di passaggio, sia per la presenza di due gradini a scendere. Inoltre la ristrettezza della via non consente di sostare, anche solo momentaneamente, con l’auto, perché ciò impedirebbe il passaggio veicolare; l’alternativa potrebbe essere quella di lasciare l’auto in piazza Cocito e poi di procedere a piedi. Occorre precisare che le caratteristiche morfologiche (tratti in salita impegnativa) e costruttive rendono molto difficile la percorribilità in carrozzina autonomamente. Tuttavia, con l’aiuto di accompagnatori esperti è possibile raggiungere il punto panoramico e osservare il panorama dalla strada, prima di varcare la soglia. In alternativa si può andare sul piazzale antistante la Chiesa dei SS. Apostoli Pietro e Paolo (raggiungibile in pochi metri a piedi o in auto da piazza Cocito): qui è possibile godere di un altro spettacolare panorama. Tra l’altro il piazzale della Chiesa dei SS. Apostoli Pietro e Paolo è raggiungibile a piede percorrendo una gradonata situata nelle vicinanze del punto tappa della Strada Romantica.
Si ricorda che i veicoli delle persone con disabilità o al servizio di persone con disabilità, dotati del cosiddetto “Contrassegno disabili europeo” possono circolare e sostare nelle zone a traffico limitato, nelle zone a traffico controllato, nelle aree pedonali (DPR 503/1996 e Nuovo codice della strada D. Lgs. 285/1992 e sue modifiche e integrazioni).
Stato attuale di accessibilità: complessivamente il punto tappa può essere considerato accessibile, in autonomia, a persone in carrozzina. Non ci sono elementi che possano guidare in totale autonomia persone non vedenti. Con accompagnatore, il percorso e la visita del punto-tappa sono ovviamente fruibili da non vedenti. Poiché il luogo di parcheggio coincide con l’accesso al punto tappa, si può osservare il panorama anche sostando nella vettura. È disponibile un punto di erogazione acqua potabile su pavimentazione in battuto di cemento. Nell’area è presente un’area attrezzata per gioco bambini. Esiste anche un edificio a servizio degli impianti sportivi e dell’area camper con punto ristoro, non aperto con continuità.